Ciao a tutti.
La cucina è la mia grande passione ma una parte del mio percorso è stata la legatoria sia quella vera, tradizionale, della rilegatura del libro sia quella creativa allargandola ad altre tecniche come il quilling, decoupage, scrapbooking, origami,ecc. che richiedono anch'esse manualità e pazienza, utilizzando in modo particolare materiali di riciclo.
La cucina è la mia grande passione ma una parte del mio percorso è stata la legatoria sia quella vera, tradizionale, della rilegatura del libro sia quella creativa allargandola ad altre tecniche come il quilling, decoupage, scrapbooking, origami,ecc. che richiedono anch'esse manualità e pazienza, utilizzando in modo particolare materiali di riciclo.
Ho imparato l’arte della legatoria nel laboratorio di mio suocero moltissimi anni fa e alla sua morte ho portato avanti l’attività fino a quando non si è presentata la proposta di svolgere attività didattica presso strutture con i ragazzi Down e detenuti. Ho collaborato ad un progetto di accoglienza con ragazzi con disturbi mentali presso un Centro diurno alternando la musicoterapia e l’attività manuale.
Nell’iter ho dato una impronta creativa e soprattutto ho instaurato un clima di solidarietà all’interno dei gruppi di lavoro in un contesto sociale difficile.
Continuo a svolgere l’attività in casa, sia come hobby che come lavoro e presso associazioni femminili no profit.
Ho partecipato ad un Progetto di solidarietà per i bambini malati di leucemia per contribuire alla costruzione di una Casa-famiglia a Mirabello (Pavia) lanciata dalla rivista Casa Facile (2012), dove i manufatti sono stati venduti ad “Abilmente” fiera della creatività a Vicenza.
Alcuni dei miei lavori sono visibili in questa pagina, che ho iniziato qualche anno fa con lo scopo di divulgare idee, antiche o nuove, per fornire modelli utili e spunti per dedicarsi ad attività creative e produttive.
"Riscoprendo l'auto-produzione conquistiamo indipendenza e consapevolezza nei confronti di ciò di cui abbiamo realmente bisogno per vivere ed essere felici"
(La “decrescita felice” di M. Pallante)
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